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Nelle
Facoltà di Giurisprudenza si entra uomini e donne, e se ne
esce giuristi. Lo studio del diritto è profondamente formativo:
quasi a seguito di una mutazione genetica, introduce chi l’abbia
intrapreso a un diverso modo di essere e di pensare, a una nuova visione
del mondo che, nel bene e nel male, difficilmente potrà poi
venire abbandonata. Basteranno poche parole, e due giuristi si riconosceranno
sempre tra loro come tali. I segni di questa nuova identità
permarranno particolarmente forti soprattutto in coloro che sceglieranno
di spendere la propria formazione giuridica nell’ambito della
professione legale.
(dall'Introduzione) |
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